Diocesi di Trapani

Papa Gregorio XVI con la Bolla “Ut animarum Pastores” del 31 maggio 1844 erige la Diocesi di Trapani ed eleva la chiesa di San Lorenzo a Cattedrale. Il territorio della Diocesi comprende: Trapani, Monte San Giuliano (ora Erice), Paceco, Xitta, Favignana, Pantelleria e loro pertinenze. La Bolla Pontificia è eseguita l’8 dicembre 1844 e ha inizio il ministero del primo Vescovo di Trapani, S.E. Mons. Vincenzo Maria Marolda. La Santa Sede con Bolla del 15 settembre 1950, accogliendo i voti di S.E. Mons. Filippo Iacolino e del clero trapanese, trasferisce dalla Diocesi di Mazara del Vallo a quella di Trapani le città di Alcamo, Calatafimi e Castellammare del Golfo con le loro pertinenze, mentre Pantelleria torna alla Diocesi di Mazara del Vallo. La Chiesa di Trapani oggi è suffraganea della Chiesa Metropolitana di Palermo, insieme alle Chiese di Cefalù, Mazara del Vallo e Monreale. La Diocesi di Trapani comprende i comuni di Trapani, Erice, Paceco, Valderice, San Vito Lo Capo, Custonaci, Alcamo, Castellammare del Golfo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Favignana. Alcuni figli della Diocesi trapanese sono annoverati fra i Santi della Chiesa: Sant’Alberto da Trapani, il Beato Arcangelo da Calatafimi e il Beato Luigi Rabatà. La chiesa trapanese ha come patrona la Madonna di Trapani e come patrono secondario Sant’Alberto degli Abati in onore del quale si è celebrato nel 2007 un anno giubilare nel settimo centenario della morte.


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